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Una nuova avventura di “Lean Organization”

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Ieri sera si è concluso un corso d’aula di “Lean Organization”.
Ho chiuso con soddisfazione perché, come sempre, “sposo la causa” o meglio, la materia 🙂 : adotto in ogni mia azione (privata e professionale) un metodo di azione che mi faccia ottimizzare tempo e denaro e così, sono io che domino quella risorsa preziosa che è il tempo 🙂

Parlando di organizzazione aziendale e delle attività in aula, non è come essere in azienda, insieme al gruppo, dove posso vedere e capire davvero cosa accade; è comunque sempre sorprendente scoprire l’interesse dei partecipanti.

Alle persone piace la semplicità degli insegnamenti, ciò che è pratico, facile, ciò che può essere applicato davvero, e non solo in belle teorie … ciò che è snello !!
Alle persone piace fermarsi a riflettere su questo …

  • Che se stampi un preventivo per la “Sig.ra Maria”, forse non è necessario mettere decine allegati perché la mandi in confusione e poi, produci più carta del necessario (sovrapproduzione);
  • Che se utilizzi gestionali troppo datati, dovrai attendere che decidano di mettersi in movimento per caricare i dati … certo potrai andare a prendere un caffè nel frattempo, ma si creeranno delle attese;
  • Che se ogni collega non ripone le cose prese al proprio posto, tutti gli altri dovranno girare i vari uffici o i vari reparti di produzione per trovare l’oggetto smarrito … certo, facendo movimento guadagnerai in salute, ma gli spostamenti sono un costo;
  • Che se utilizzi software troppo complessi, nessuno li utilizzerà davvero oppure, non ci sarà comunicazione tra i vari programmi e quindi, le informazioni non circoleranno … certo potrà fare “figo” dire che hai acquistato dalla migliore software house ma si creeranno processi inutili;
  • Che se le informazioni, o i materiali, che maneggi sempre li tieni vicini, a portata di mano, eviti di spostarti mille volte … forse la tua sedia da ufficio ha le ruotine e ti diverti anche a farla scorrere veloce ma comunque si creano movimenti inutili;
  • Che se sei il primo anello della catena (il commerciale ad esempio?) e non carpisci in modo chiaro le informazioni la comunicazione non scorrerà in modo fluido … certo, quando sei in “fase commerciale”, ti piace scambiare battute con il cliente ma poi, in azienda, ne conseguirà un processo interamente sbagliato (difetti, rilavorazioni);
  • Che se il tuo materiale pubblicitario è anche bellissimo, ma ne stampi dieci mila copie, forse, col tempo, qualche informazione varierà e ti si creeranno delle scorte inutilizzate (magazzini inutili).

Cosa abbiamo imparato allora?

Che non c’è nulla di trascendentale; riconoscere gli sprechi equivale “semplicemente” a guardare noi stessi in maniera diversa e imparare a riconoscere le azioni di cui siamo assuefatti.

Investire in consapevolezza delle Persone, prima che in tecnologia complessa e in altre cospicue spese!!

Segue …