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Gli strumenti applicativi per diventare un’azienda “LEAN”

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L’obiettivo principale è quello di allineare processi, persone e strumenti prima di iniziare con qualsiasi attività di progetto (fase di impostazione).
Mettere nero su bianco ciò che ci si aspetta prima dello sviluppo del prodotto/servizio, attraverso un processo di condivisione strutturato.

 

“Modello A3”

E’ l’essenza del pensiero snello perché “obbliga”a sforzarsi di filtrare e raffinare i propri pensieri per farli stare in un singolo foglio di carta.

Obiettivo: arrivare al cuore delle cose, usando solo i dati, i fatti e i numeri che rappresentano il nocciolo del problema (comunicazione efficace)

E’ un semplice foglio A3 in cui sono magistralmente sintetizzati e legati tra loro i seguenti aspetti della strategia aziendale:

  • Gli obiettivi strategici dell’azienda nel medio-lungo termine
  • Gli obiettivi tattici nell’anno in corso, con quantificazione dei risultati attesi
  • I progetti necessari a ottenere i risultati attesi
  • I processi operativi e gli indicatori chiave con cui saranno monitorati durante l’anno gli stati di avanzamento
  • Le responsabilità delle singole Persone coinvolte per ognuno dei progetti e degli obiettivi

 

“Auto riflessione”: La riflessione sistematica per imparare dall’esperienza

  • Cos’è?: si tratta di momenti istituzionali di riflessione consapevole, durante i quali si cerca di capire se e quanto si stanno raggiungendo gli obiettivi prefissati e come fare per migliorare la situazione.
  • Obiettivo: calibrare continuamente e precisamente le nostre azioni comprendendo le ragioni degli errori fatti nel passato per trarne insegnamenti per il futuro.
  • Focus: è sia sugli obiettivi che sul processo messo in piedi per raggiungerli tramite l’analisi di fatti, risultati e numeri.
  • Difficoltà: riuscire a risalire alla chiara e univoca esposizione degli obiettivi iniziali per cui si sta lavorando

 

Domande da porsi

  1. Cosa volevamo ottenere? Si rimettono a fuoco gli obiettivi e i risultati che avremmo voluto o dovuto raggiungere. In questa fase è facile trovarsi di fronte a obiettivi mal quantificati, risposte abbozzate, opinioni invece che fatti e numeri.
  2. Cos’è successo in realtà? Si riflette sugli obiettivi e sui risultati raggiunti.. E’ una richiesta di dichiarare dove si è arrivati con dati concreti e oggettivi.
  3. Perché è successo? Si analizzano le cause della differenza tra i risultati attesi e quelli realizzati attraverso il feedback dei partecipanti o attraverso il dialogo tra due o più persone, o dei Clienti.
  4. Cosa faremo la prossima volta? Si pensa costruttivamente al futuro, elaborando un piano d’azione scritto e strutturato.

 

Domandati spesso: Come posso fare accadere ciò che voglio? Impara ad essere più focalizzato su poche cose che puoi mettere in pratica.

Porta e, se puoi, lascia questi strumenti nella sala riunioni: la forza comunicativa degli oggetti fisici e del contatto reale e visivo è più forte rispetto a tutte le altre forme di comunicazione virtuale.